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Incentivi e detrazioni fiscali per l’installazione di caldaie a condensazione nel 2025

Il 2025 segna un punto di svolta per chi intende sostituire o installare una caldaia a condensazione. Il riscaldamento domestico, infatti, non è più solo una questione di comfort o efficienza: oggi è al centro di un cambiamento profondo che coinvolge politiche energetiche, sostenibilità ambientale e scelte fiscali. Le nuove direttive europee, recepite a livello nazionale, hanno modificato radicalmente il quadro degli incentivi, rendendo più selettivo l’accesso alle agevolazioni e spingendo verso soluzioni impiantistiche integrate e a basso impatto ambientale. In questo scenario in evoluzione, orientarsi tra bonus, aliquote e requisiti tecnici non è semplice. Serve chiarezza. E soprattutto, serve fare scelte consapevoli.

Fine degli incentivi per le caldaie a condensazione stand-alone

A partire dal 1° gennaio 2025, l’Italia ha recepito la Direttiva europea 2024/1275, nota come “Direttiva Case Green“, che prevede l’eliminazione graduale delle caldaie alimentate unicamente a combustibili fossili. Di conseguenza, non sono più previsti incentivi fiscali per l’installazione di caldaie a condensazione stand-alone alimentate a gas metano o GPL. Questo significa che l’installazione di una caldaia a condensazione tradizionale, senza l’integrazione di sistemi a energie rinnovabili, non beneficia più di detrazioni fiscali.

Ecobonus e Bonus Casa: nuove aliquote e restrizioni

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche significative alle aliquote delle detrazioni fiscali:

  • Ecobonus: per interventi su abitazioni principali, la detrazione è del 50% nel 2025, scendendo al 36% nel 2026 e 2027. Per le altre tipologie di immobili, l’aliquota è del 36% nel 2025 e del 30% negli anni successivi.
  • Bonus Casa: segue lo stesso schema dell’Ecobonus, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. 

Dobbiamo sottolineare che le detrazioni appena osservate non si applicano più alle caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili.

Sistemi ibridi: l’alternativa incentivata

Nonostante la stretta sugli incentivi per le caldaie tradizionali, restano disponibili agevolazioni per l’installazione di sistemi ibridi che combinano una caldaia a condensazione con una pompa di calore. Questi impianti, che utilizzano una quota significativa di energia rinnovabile, sono in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e beneficiano di detrazioni fiscali.

Conto Termico 2.0: contributi a fondo perduto

Il Conto Termico 2.0 rappresenta un’alternativa ai bonus fiscali, offrendo contributi a fondo perduto per la sostituzione di impianti di riscaldamento con soluzioni a basso impatto ambientale. Nel 2025, è previsto un rimborso fino al 65% delle spese sostenute per l’installazione di sistemi ibridi o pompe di calore. Il contributo viene erogato direttamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e può coprire anche l’acquisto di collettori solari termici e l’adeguamento dei sistemi di distribuzione del calore.

La transizione energetica in atto richiede un adeguamento delle scelte impiantistiche verso soluzioni più sostenibili, pertanto l’installazione di una caldaia a condensazione stand-alone non è più incentivata, mentre i sistemi ibridi e le tecnologie che utilizzano energie rinnovabili rappresentano le opzioni preferenziali per accedere alle detrazioni fiscali nel 2025.

Per chi sta valutando l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento, è fondamentale considerare queste novità normative e orientarsi verso soluzioni che garantiscano efficienza energetica e rispetto dell’ambiente.

Nota: le informazioni contenute in questo articolo sono basate sulle normative vigenti al momento della pubblicazione e potrebbero essere soggette a modifiche future.

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