A volte può capitare che un dispositivo tecnologico non funzioni a causa un particolare all’apparenza insignificante, che viene trascurato e sottovalutato, ma che in realtà può determinare più di un problema.

Il caso in questione riguarda proprio una situazione simile, una piccola impostazione capace di impedire l’accensione della caldaia: stiamo parlando del famoso simbolo del sole che può apparire sul display del nostro impianto.

Se hai provato ad accendere la caldaia con scarsi risultati ed hai notato la presenza del simbolo del sole sul display, forse il problema è proprio quello: il simbolo del sole indica il settaggio dell’impianto sulla modalità estiva, pertanto si occuperà soltanto della produzione di acqua calda sanitaria ed il riscaldamento non funzionerà.

Cosa fare a riguardo?

Il rimedio è semplice: per avviare il riscaldamento dovrai togliere l’impostazione estiva e riportare la caldaia su quella invernale. In questo modo il simbolo del sole scomparirà, e la caldaia potrà lavorare a pieno regime e funzionare sia per produrre acqua calda sanitaria che per riscaldare i vari ambienti domestici.

Come impostare la caldaia in modalità invernale

Il sistema d’impostazione della modalità inverno varia a seconda del tipo di caldaia che hai:

  • Caldaie analogiche: se hai una caldaia analogica, senza display, devi ruotare la manopola e portarla sul simbolo della neve o del pupazzo di neve (a seconda del tipo di caldaia).
  • Caldaie digitali: se invece possiedi una caldaia digitale, con display, devi premere il tasto “sole/neve” fino a quando sul display non apparirà il simbolo della neve.

Cosa fare se il simbolo del sole non scompare?

Se dopo aver seguito le indicazioni sopra indicate il simbolo del sole non dovesse scomparire, allora potrebbe trattarsi di un problema della scheda tecnica della caldaia.

Pertanto, in casi del genere si consiglia di contattare l’assistenza e far intervenire un tecnico abilitato.

Altri motivi per cui i termosifoni non si riscaldano

Oltre al simbolo del sole, ci sono altri motivi per cui i termosifoni non si riscaldano. Ecco alcuni dei più comuni:

  • La caldaia è spenta o non funziona correttamente. In questo caso, verifica che la caldaia sia accesa e che funzioni correttamente. Se non sai come farlo, chiama il tecnico.
  • La caldaia non è impostata correttamente. Assicurati che la caldaia sia impostata sulla temperatura desiderata.
  • I termosifoni sono sporchi, oppure ostruiti. Pulisci i termosifoni con un aspiratore per rimuovere la cenere e i residui.
  • I termosifoni sono difettosi. Se i termosifoni sono molto vecchi o danneggiati, potrebbe essere necessario sostituirli.

Per prevenire i problemi con i termosifoni, è importante effettuare una manutenzione regolare.

Ecco alcuni consigli a riguardo:

  1. Fai la manutenzione annuale della caldaia. Il tecnico della caldaia controllerà la caldaia e le sue componenti per assicurarsi che funzionino correttamente.
  2. Pulisci i termosifoni almeno una volta l’anno. Questo processo aiuterà a rimuovere la cenere ed i residui che possono ostruire i termosifoni e ridurre la loro efficienza.
  3. Esegui una pulizia periodica dei filtri. I filtri otturati possono ridurre il flusso di acqua e aria nei termosifoni, impedendo loro di riscaldarsi correttamente.

In caso di problemi alla caldaia, si consiglia di contattare l’assistenza e ricevere i servizi di un tecnico certificato che possa riscontrare e risolvere il danno in modo corretto e sicuro.

Contatta Casamiacaldaie per ricevere informazioni e preventivi sui servizi di installazione e manutenzione della caldaia.

 

La perdita di pressione della caldaia è un problema comune che può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno, ma è più frequente durante la stagione invernale, quando l’impianto di riscaldamento è in funzione.

Se la caldaia perde pressione, è importante intervenire il prima possibile per evitare danni all’impianto.

La prima cosa da fare prevede il controllo della pressione dell’acqua nell’impianto: se la pressione è inferiore a 1 bar, è necessario ripristinarla e riportarla entro valori compresi tra 1 e 1,5 bar.

Per farlo sarà sufficiente aprire il rubinetto di carico che si trova sotto la caldaia: una volta ristabilita la giusta pressione, la caldaia dovrebbe riprendere a funzionare correttamente.

Se invece i problemi dovessero persistere, bisognerà effettuare una serie di controlli sull’impianto ed accertare la causa della perdita.

Vediamo le cause principali con i relativi rimedi.

Le cause principali della perdita di pressione della caldaia

I motivi in grado di provocare una perdita di pressione sono molteplici e possono dipendere da anomalie, danneggiamenti e malfunzionamenti di una o più componenti del sistema caldaia.

Ecco riportate le cause più comuni, con le relative soluzioni.

Vaso di espansione sgonfio o rovinato: il vaso di espansione è un componente importante dell’impianto di riscaldamento che serve a compensare l’aumento di volume dell’acqua dovuto al riscaldamento. Se il vaso è sgonfio o rovinato, non può svolgere correttamente la sua funzione e la pressione dell’impianto scende.

Rimedio: verificare la pressione del vaso di espansione con un manometro, svuotarlo e gonfiarlo per ristabilire la pressione iniziale. In caso di continui malfunzionamenti, è consigliabile sostituirlo.

Valvola di sicurezza guasta: la valvola di sicurezza è un dispositivo di sicurezza che interviene quando la pressione nell’impianto raggiunge livelli troppo elevati. Se la valvola è guasta, può causare perdite d’acqua senza che la caldaia si blocchi.

Rimedio: provare a sbloccarla per riportarla nella posizione originaria. Se il tentativo dovesse fallire e la perdita persistere, bisognerà sostituire la valvola con una nuova.

Perdita dei radiatori: i radiatori possono perdere acqua a causa di crepe o piccoli fori. Se la perdita è piccola, può essere difficile da individuare, ma può comunque essere sufficiente per provocare una perdita di pressione dell’impianto.

Rimedio: ispezionare i radiatori presenti all’interno dell’abitazione per individuare eventuali perdite d’acqua e provare a regolare le valvole. In caso di fallimento, sarà necessario riparare o sostituire i radiatori danneggiati o le valvole di sfiato.

Perdita nelle tubazioni dell’impianto di riscaldamento: anche le tubazioni dell’impianto di riscaldamento possono perdere acqua a causa di crepe o fori. In questo caso, la perdita è solitamente più evidente e può essere difficile da riparare senza l’intervento di un tecnico.

Rimedio: bisognerà verificare attentamente l’intero sistema per individuare eventuali perdite, per poi riparare o sostituire le tubazioni danneggiate. Sconsigliato qualsiasi intervento in autonomia, serve l’intervento di un tecnico.

Guasto della pompa di circolazione: la pompa di circolazione è un componente importante dell’impianto di riscaldamento che serve a far circolare l’acqua nell’impianto. Se la pompa è danneggiata, può perdere acqua e dar vita ad una perdita di pressione.

Rimedio: se la pompa di circolazione è danneggiata, è necessario sostituirla.

Problemi con i raccordi: i raccordi sono le parti che collegano i diversi componenti dell’impianto di riscaldamento. Se i raccordi sono danneggiati o mal installati, possono perdere acqua e indurre una perdita di pressione.

Rimedio: i raccordi possono essere riparati o sostituiti, anche in questo caso è fortemente consigliato l’intervento di un tecnico.

Guarnizioni rovinate: le guarnizioni sono le parti che sigillano le giunzioni tra i diversi componenti dell’impianto di riscaldamento. Se le guarnizioni sono danneggiate o usurate, possono perdere acqua ed originare una perdita di pressione.

Rimedio: le guarnizioni solitamente non si riparano, quindi se danneggiate andranno sostituite con delle nuove.

In caso di problemi alla caldaia, si consiglia di contattare l’assistenza e ricevere i servizi di un tecnico certificato che possa riscontrare e risolvere il danno in modo corretto e sicuro.

 

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